Mediazione, cos'è?

La mediazione è una forma di risoluzione alternativa delle controversie (ADR), uno strumento per risolvere le controversie tra due o più parti in modo efficiente e poco costoso. La mediazione è un processo volontario, anche se a volte la legge, disposizioni statutarie, clausole contrattuali o provvedimenti giudiziari la possono imporre. Tuttavia, seppur imposta, rimane uno strumento comunque volontario, poiché le parti possono decidere di alzarsi in qualunque momento dal tavolo delle trattative.

La mediazione è essenzialmente una negoziazione facilitata da un terzo neutrale, il mediatore, e non sfocia in un giudizio, con conseguente sentenza, ma attraverso la stessa si cerca una soluzione condivisa che sia accettabile per tutte le parti coinvolte in una controversia.

Il mediatore è terzo imparziale, equidistante a tutte le parti coinvolte e perciò non può favorire gli interessi di una parte rispetto a un’altra, né fornire una propria soluzione della questione.
Mentre i procedimenti giudiziari approdano a delle soluzioni di fatto imposte, poiché emanazione di una autorità giudiziaria, il mediatore facilita la risoluzione delle controversie delle parti sostenendole nella ricerca di un terreno comune su cui lavorare, al fine di addivenire a soluzioni creative che poi verranno cristallizzate in un accordo scritto.

I vantaggi della mediazione, quindi, sono molteplici: è un metodo meno costoso del contenzioso giudiziario, certamente più rapido rispetto a quest’ultimo, ma soprattutto efficiente poiché cerca di rendere compatibili il maggior numero di interessi in gioco, rendendo le parti protagoniste della gestione della controversia e lasciandole libere di abdicare alla trattativa in qualunque momento, laddove ritengano inutile proseguire il percorso conciliativo.

Se viene raggiunta una soluzione condivisa, le parti concluderanno un accordo il cui contenuto varierà a seconda del tipo di mediazione e dalla materia trattata. Se un accordo non viene raggiunto, le parti possono decidere di portare avanti le loro rivendicazioni con altri strumenti. La mediazione come metodo di risoluzione del conflitto è promossa dall’Unione Europea e da tutti i suoi stati membri. La Direttiva 2008/52/EC, la Direttiva 2013/11/EU e il Regolamento Europeo n. 524/2013, promuovono l’utilizzo della mediazione come metodo di risoluzione alternativo delle controversie, in particolar modo per le liti che coinvolgono i consumatori.

La mediazione ai sensi del D.lgs. 28/2010
La mediazione civile commerciale è l’attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, anche con formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa. La gestione della procedura di mediazione è curata da Organismi di Mediazione pubblici o privati che siano iscritti in un apposito registro del Ministero della Giustizia, che vigila sul loro operato.

In alcune materie previste dalla legge (es. locazione, condominio, diritti reali, locazione etc…per l’elenco completo vedi art. 5, comma 1bis, D.lgs 28/2010) la mediazione è obbligatoria e deve essere tentata prima di poter adire un Giudice per la risoluzione della controversia. Allo stesso modo, la mediazione diventa obbligatoria su ordine del Giudice, che può disporla nel corso del giudizio (art. 5, comma 2, d.lgs 28/2010) oppure se le parti la hanno prevista con apposita clausola contrattuale.

In tutte queste ipotesi, le parti devono farsi assistere in mediazione da un avvocato. Il procedimento di mediazione è disciplinato dalla legge è ha una durata di tre mesi, salvo diverso accordo tra le parti. La mediazione ha un costo contenuto e predeterminato in base al tariffario che ogni Organismo di mediazione deposita preventivamente al Ministero della Giustizia e pubblica sul proprio sito web. Inoltre, la mediazione gode di benefici fiscali quali, ad esempio, l’esenzione da tasse o imposte di bollo e l’esenzione per l’accordo di conciliazione dall’imposta di registro fino al limite di valore di € 50.000 (se il valore è superiore l’imposta si paga solo sull’eccedenza). Quando la mediazione ha esito positivo, le parti concludono la procedura con un accordo di conciliazione che può avere l’efficacia di un titolo esecutivo se una delle parti non rispetta quanto pattuito.

La mediazione con Yesssi
Questo portale consente la scelta di un organismo (pubblico o privato) tra tutti gli organismi regolarmente iscritti al Registro del Ministero della Giustizia (circa 600, ad oggi), individuabili attraverso una ricerca per nome, numero di iscrizione o foro di competenza. E’, quindi, possibile procedere alla compilazione di una domanda di mediazione, stamparla (o firmarla digitalmente) ed inviarla all’organismo prescelto. Il servizio è completamente gratuito per gli utenti, che corrisponderanno i costi di mediazione direttamente all’organismo prescelto.